Quando la sassofonista Isabella Stabio, dalla figura sottile e delicata, dall’indole riservata e gentile, si esibisce in concerto, si trasforma persino fisicamente, acquisendo una imprevedibile sicurezza e personalità, con il suo stesso sguardo che diffonde luce, mentre le sue interpretazioni risultano altrettanto luminose, per la riverberazione sonora calda e vellutata, rivelando un indubbio talento nella padronanza dello strumento, eccezionale tecnica e nel bell’impasto timbrico, sia nella raffinata cantabilità sia nelle intense volatine e fluenti agilità

Walter Baldasso critico musicale 2010